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David Austin e le sue rose

Il Natale è alle porte con ghirlande, abeti e festoni che deliziano i nostri occhi, pero’ oggi il mio pensiero va a David Austin, un rosicultore inglese che ha dedicato tutta la sua vita alle rose.
Sempre alla ricerca della perfezione, David Austin ci ha lasciato rose che ricordano per forma e profumo le tanto amate rose antiche.L'immagine può contenere: 1 persona, fiore, pianta, testo, spazio all'aperto e naturaPer tutta la vita il suo sogno è stato quello di quando ha iniziato: creare la rosa da giardino perfetta, bella, profumata, rifiorente e resistente alle malattie. C’è riuscito!!!

Molteplici sono le sue rose, circa 200, tutte famose e tutte portano il suo nome.
Famosa la prima: Constance Spry creata nel 1961. Fiori grandi, rosa brillante chiaro, con un profumo che ricorda la mirra. Pianta vigorosa con fogliame abbondante e grandi spine. Generosa nella fioritura. Adatta a coprire pareti o graticci.Immagine correlataNegli ultimi anni oltre alle classiche rose in vaso, a catalogo si trova la sezione wedding: rose da taglio ideali a formare composizioni e bouquet per cerimonie.

Io ne ho utilizzate alcune, oggi -in questo clima natalizio- vi presento Tess: il nome è ispirato a “Tess of the Urbervilles”, eroina del romanzo di Thomas Hardy.

Sicuramente è una rosa molto romantica, conquista per il suo colore rosso vellutato, la sua opulenza ed il suo profumo: leggero e sottile che ricorda quello del tè.

Il bouquet di Ilaria l’ha scelto Daniele. Doveva essere moderno, ma passionale, compatto ma un po’ cascante sui toni del bordeaux.

 

Raggiante e felice dopo la cerimonia Daniele fa a gara con la sposa per chi lo deve lanciare!

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Rose inglesi David Austin per il bouquet della sposa

Rose color rosa, rose bordate di rosa acceso, boccioli bianchi, verdi  e qualche foglia di stagione formano una sinfonia floreale. 
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In foto un mazzo a spirale e non il classico bouquet della sposa.
La grande differenza non sta nella qualità o quantità dei fiori ma nell’esecuzione.

Per realizzare il classico bouquet o mazzo floreale della sposa, occorre inferrettare – in gergo gambare – tutti, o quasi tutti i gambi dei fiori, e delle foglie che lo comporranno.

Perché fare ciò?

Per potergli dare la forma desiderata: tonda, cascante, semi cascante ecc, ma non solo.
Così facendo, si potranno utilizzare un gran numero di steli, fiori e foglie, senza che il mazzo diventi troppo pesante e ingombrante da tenere in mano.
Una lavorazione lunga e complessa, che permetterà di alleggerirlo e di far durare i fiori più’ a lungo.

La sposa quasi sempre emozionata, come giusto che sia, senza accorgersi stringerà il bouquet tra le mani. Non ci crederete ma con questo procedimento i fiori dureranno più a lungo.

Se avesse un semplice mazzo a spirale, come quello in foto, scalderebbe i gambi impedendo alla linfa di affluire alla corolla del fiore.