Una bulbosa al giorno: conosciamo il Cyclamen coum

Il Cyclamen coum (ciclamino dei boschi) è un ciclamino precoce molto generoso nella sua fioritura, quasi indispensabile per avere un giardino fiorito in ogni mese dell’anno.
Un regalo nel periodo invernale che si può utilizzare per le nostre composizioni floreali.
Direte che è un peccato reciderne i fiori, quest’anno sono pochi, ma già l’anno prossimo saranno molto di più.

Per dar risalto a questo bellissimo e minuscolo fiore ho scelto dei vasi segnaposto in vetro da mettere direttamente sul piatto nero.
Ho pensato a un modo carino per servire il dolce durante la cena di San Valentino.
Questa mattina con gli scarti della centrifuga ho realizzato dei muffin a forma di cuore.
Per me è stata la prima volta, e devo dire che sono molto buoni e leggeri.

Note colturali:
Se volete provare a coltivare questa varietà di ciclamino, scegliete una zona del giardino ombrosa/luminosa e un po’ umida, dove quasi sicuramente ci sarà un terreno fresco e profondo, ricco di materia organica e di elementi nutritivi che favoriscono a questi bulbi una lunga fioritura ed il loro habitat ideale.

Io li ho piantati l’anno scorso sotto alle piante di Camelie, anche se starebbero meglio sotto ad alberi decidui.
Interrate i tuberi ad una profondità di 3-5 centimetri e ad una distanza di 8-15 cm.

Potete anche coltivarli sul balcone o terrazzo, sappiate però che periodicamente i tuberi vanno dissotterrati spostando i piccoli in vasi singoli.

Fiorisce a inizio dell’inverno con fiori bianchi o rosa o rossi. Come tutte le bulbose finito il periodo vegetativo va a riposo seccando sia i fiori che le foglie.
A tal proposito vi suggerisco, se siete distratti come me, un piccolo accorgimento per ritrovarli l’anno seguente. Piantateli vicino ad altri fiori a fioritura invernale, come gli ellebori, oppure segnalate la loro presenza con dei bastoncini.

Solitamente conosciamo del ciclamino la varietà ornamentale, che è più grande (a destra un fiore del mini-ciclamino) e che produce un maggior numero di fiore, ma che è più delicata.
Poco resistente alle basse temperature il vaso di ciclamino va tenuto preferibilmente all’interno durante la stagione fredda, se non si vogliono sciupare i suoi bei fiori.

abbinamenti in giardino:
potete accostare i ciclamini alle primule, un matrimonio perfetto per ragioni ornamentali, ma soprattutto per motivi colturali.

#fioridivenerdì- – – – – corsi floreali

“cogli la rosa quando è il momento, che il tempo, lo sai, vola e lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà.”
“Gerard Pitts” dal film L’attimo fuggente

Un felice e sereno 2019 con le nuove date dei corsi!20150115_calicanthus_ (4)_prova

Quattro stagioni, cinque appuntamenti per scoprire insieme tutti i segreti del giardino  …ma prima voglio ringraziare tutti voi per i bei pomeriggi passati insieme allo SpazioCorsi ma anche in esterna.
sabato 23 febbraio “Tutto sulle bulbose”
sabato 23 marzo “Festa di primavera”
sabato 25 maggio “Decorare con rose e peonie”
sabato 12 ottobre “Ortensie, fiori e frutti per la tavola d’autunno”
sabato 30 novembre “Aspettando….il Natale”
Tutti i corsi si ripetono anche di lunedì 

#fioridivenerdì- – – – –ho reciso il Chasmanthium latifolium per il prossimo workshop

La voglio, la voglio, la voglio!!!
E ora che ce l’ho… in abbondanza, sarò felice di regalarne un po’ a chi ne vorrà.

La conobbi anni fa in un giardino in Inghilterra e subito mi piacque. Arrivate le fiere della primavera la cercai e con qualche difficoltà riuscii a trovarla, e ad acquistarla.
Io ne avrei voluto due piante, ma me ne vendettero una dicendomi: una basterà…

In pochi anni la timida piantina di Chasmanthium latifolium ha colonizzato tutta la riva dove l’avevo piantata, nascondendo Sedum, Hermerocallis e qualcos’altro che non trovo.
Non sapevo che si autodisseminasse con grande facilità!!!

La chiamano anche Avena dei boschi, arriva dal Nord America e la si trova spontanea anche nelle zone settentrionali del Messico. Predilige terreni freschi e sopporta bene il freddo. A luglio fiorisce producendo sugli steli arcuati una profusione di spighette pendule, altamente decorative anche in autunno-inverno e molto utili per la decorazione floreale. Al soffio leggero dell’aria in ogni luogo del mio giardino vibrano steli con le spighette.
A fine estate, prima che sparga tutti i suoi semi in giro, un po’ la recido per utilizzarla nelle composizioni floreali. Ma è a fine inverno -come tutte le graminacee- che va tagliata alla base.

Se vive qui è sicuramente una pianta molto rustica e confermo chi dice che è un po’ vagabonda!

Chasmanthium latifolium è una graminacea poco rizomatosa… facile da estirpare. A chi ne fosse interessato, quest’anno divido  i cespi da regalare.
Per ritirarla chiamatemi o scrivetemi qualche giorno prima di passare, non sono sempre allo SpazioCorsi.

Oppure un’occasione potrebbe essere il Workshop d’autunno ‘Ortensie, fiori e frutti per la tavola d’autunno’ che si terrà sabato 13 ottobre alle ore 14.30 sempre allo SpazioCorsi.

#fioridivenerdì- – – – – workshop floreale presso Agricola di Varese

Vi ricordate il contest di primavera presso Agricola? Benedetta che bagna le aromatiche?
Sii?!?
Ed ecco che come annunciato ci sarà il mio workshop floreale

Sabato 22 settembre alle ore 10 presso Agricola
Workshop: Colori d’autunno – centrotavola

Affrettati!!!
Iscrizioni aperte fino a Venerdì 21 Settembre 2018, ore 18:00.

Costo: € 20,00
Il corso è comprensivo dei materiali da utilizzare durante il laboratorio: il pagamento potrà essere effettuato nel giorno della partecipazione.

Vi aspettiamo!

clicca su: ISCRIVITI SUBITO

la scheda in formato .pdf

Soffici e profumati tappeti di Thymus

Avete mai sognato di camminare all’aria aperta a piedi nudi su un tappeto erboso fitto e morbido? Io tante volte, e in Puglia a casa di amici finalmente il sogno si è avverato.
Una zona del giardino è ricoperta interamente da Thymus serpyllum ‘Snowdrift’ e Thymus pseudolanuginosus. Camminandoci sopra a piedi nudi, si ha una piacevole sensazione di morbidezza che  sprigiona -a seconda della specie- profumo di limone, di pino, e di cumino.

E così nel nostro percorso non poteva certo mancare il Timo, pianta officinale originaria delle regioni del Mediterraneo, la cui storia si perde in tempi antichi.
In natura ne esistono tantissime specie, più di 300, alcune rare, altre più comuni, differenti fra loro per aspetto e colore. Molte hanno la forma di un tondo cespuglio, con un’altezza massima di 40/50 centimetri. Altre sono molto basse e con andamento strisciante.

Puglia

Da sempre, questa aromatica è apprezzata per il suo intenso aroma e per i suoi molteplici usi. Le foglie molto profumate sono assai utilizzate in cucina e in erboristeria, mentre con i fiori -ricchi di nettare- si confeziona un miele molto pregiato.
Anche in giardino il Timo è un’ottima pianta, si possono creare aiuole ai bordi delle scalinate, formare rocciosi e confezionare insolite sedute per panchine.

Sissinghurst castle

Thymus vulgaris -il più conosciuto-  è una pianta perenne officinale che appartiene alla famiglia botanica delle Lamiaceae (al pari della lavanda, il basilico e la menta). Cresce spontaneo sui pendii aridi e soleggiati, sia in collina che in montagna. Resiste bene alle gelate, ma teme invece gli inverni umidi. Ama i suoli asciutti e calcarei, ma ben si adatta anche ai terreni argillosi e poveri.
Le sue piccole foglie lanceolate -neanche un centimetro- possono essere verde-cenere o verde-brillante, e i suoi rami, piccoli e sottili, l’anno dopo saranno dei veri legnetti.

Da maggio fino a luglio -a seconda della specie- avviene la fioritura. Sui rami compaiono minuscoli fiori: bianchi, rosa o violetto.

Per la coltivazione, non ci sono grossi problemi. Il Timo ama luoghi assolati e asciutti, resiste molto bene al caldo e al freddo, ma, come tutte le piante mediterranee, teme i ristagni d’acqua!
Se decidete di piantarlo in piena terra (è perfetto anche in vaso) ponete le piantine ad una distanza di circa 30 centimetri una dall’altra. Eliminate le erbe infestanti che si intrecciano fra i loro rami e i rami secchi per evitare il propagarsi delle malattie. Dopo qualche anno, potete dividere i cespi o fare delle talee, staccando un rametto.
Nell’orto, oltre a garantirci pietanze profumate, il Timo aiuta a tener lontano parassiti e insetti nocivi.

A fine inverno, recido di 2/3 i rami e invece di buttarli nel compost li intreccio per farne basi profumate per ghirlande!

Rosemoor Garden

Se scovate un posticino ideale per questa bellissima aromatica, potete creare una piccola collezione scegliendo tra le diverse specie, eccone alcune:
Thymus serpyllum
Thymus zygis
Thymus citriodorus
Thymus citriodorus aureus