E’ proprio in questa stagione, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, che sui rami nudi del corniolo, o meglio Cornus mas, appaiono i piccoli fiori giallo intenso, simili a piumini. La sua chioma tondeggiante, al culmine della fioritura forma una bella macchia che si scorge anche da lontano, diventando un richiamo irresistibile per molti insetti, ma in particolare, i suoi fiori, sono cibo prediletto delle api.
Il Corniolo o Cornus mas appartiene alla famiglia delle Cornaceae, è specie propria dell’Europa centro-orientale sino al Caucaso e all’Asia minore; in Italia si trova in tutta la penisola ma è più frequente nelle regioni settentrionali.
È una specie che predilige i terreni calcarei, vive a gruppi nelle radure dei boschi di latifoglie. Ama terreni umidi e ombreggiati calcarei, per cui è facile trovarlo nei boschi d’alta collina o di montagna. Cresce fino ad un’altezza di 6/8 metri con forma tondeggiante.
In natura possiamo dire che la fioritura è, insieme a quella del nocciolo, una delle più precoci nell’Europa a clima mite.
Apprezzato e conosciuto sin dall’antichità per le sue molteplici caratteristiche, il corniolo è una pianta, che vi suggerisco di considerare per i vostri giardini. Ammiriamo a fine inverno il Corniolo per la sua fioritura quando il giardino ancora dorme, in primavera inoltrata, quando inizia a produrre piccole bacche tondeggianti commestibili, che ricordano le olive, e che a luglio giunte a maturazione diventano rosso ciliegia. In cucina vengono utilizzate per la preparazione di deliziose gelatine, marmellate, sciroppi e salse per accompagnare carni arrostite. E in autunno, quando tutt’intorno si colora, anche le sue foglie diventano di un bel rosso ramato.
Oltre alle qualità sopra citate il corniolo ne ha anche un’altra: quella di avere un legno resistente, robusto e bello. Si presenta all’esterno con una corteccia rossastra, mentre all’interno è di colore bruno-chiaro. E’ il legno più duro, tenace, compatto e pesante esistente in Europa. E’ bello per la sua lucentezza che una volta lavorato diventa liscio e setoso.
usi
“..In passato, sia il tronco che i rami di Corniolo erano ricercati per costruire attrezzi agricoli che richiedevano lunga durata e notevole robustezza come: ruote, ingranaggi, aratri, erpici, forconi, doghe, ecc. Oggi artigiani e scultori ricercano questo prezioso legno per farne piccole sculture, bastoni d’ombrello o da passeggio, oggetti intarsiati, ma è particolarmente apprezzato per lavorazioni di tornitura e per la produzione di pipe. Dalla corteccia si estrae tannino di colore giallo per la concia delle pelli…”
dall’antica Roma
…”Plinio il Vecchio narra come il suo legno durissimo e compatto fosse usato nei più svariati utensili, come raggi di ruote, perni dei frantoi e poi frecce e lance, tanto da essere chiamato il “legno dei prodi”, e da qui l’appellativo “maschio”.
E con i rami fioriti del corniolo vi aspetto domani per una composizione natural-style