Scusateci per l’assenza dalla solita rubrica del venerdì, ma io e il mio portatile ci siamo presi una pausa. Lui è andato dal ‘dottore’ e io in vacanza.
Una vacanza fatta di ritmi lenti, storia, sole, mare, natura, tante cose buone e tante cose belle.
Il mio viaggio è iniziato in moto per poi proseguire in nave alla volta di Palermo, che poi ero solo lo sbarco, perché la prima meta è stata Sciacca.Sicilia vera, con i profumi e i contrasti che la contraddistinguono e che proprio per questo amo, anche se a volte la capisco poco. Un’isola gettonata da molti turisti. Ai tavolini delle pasticcerie -sublimi- si incontrano americani, finlandesi, svedesi, russi, spagnoli ma anche tantissimi italiani intenti ad assaporare la classica granita al caffè con la panna, la brioche col gelato, la cassata, il cannolo, il parfait alle mandorle. Sono nata in Piemonte, ma le mie origini sono siciliane e ogni volta che ci ritorno resto affascinata da questa bell’isola che conosco poco.
da Palermo a Sciacca sulla SS624,
Qualche foto del mio viaggio dove c’è storia e dove c’è natura!
Palazzo Tagliavia San Giacomo
in Piazza Scandagliato una siepe di Magnolia grandiflora
la veduta dal nostro alloggio a Sciacca
Verso Akragas, l’antica città. Agrigento la Valle dei Templi
Tempio di Giunone
Tempio della Concordia
Contrasti forti.
Il tempio in stile dorico e la scultura in bronzo raffigurante Ikaro caduto di Igor Mitoray, opera del 2011
sotto
le fondamenta del Tempio di Zeus e sullo sfondo l’agglomerato della città di AgrigentoRitornando a Sciacca ci siamo fermati a Porto Empedocle ad ammirare la Scala dei Turchi. Una falesia viva costituita da uno sperone di marna bianca a picco sul mare.
Il contrasto tra il bianco della marna e l’azzurro del mare e del cielo è molto suggestivo.

scala dei Turchi

falesia
A fine giornata un bicchiere di Grillo, vino bianco leggermente fruttato e su crosta di sale un filetto di sarago e gambero rosso di Mazara.
…il viaggio continua