Il nostro viaggio alla scoperta delle piante che vivono nei climi caldi continua con un rosmarino…
Identico al Rosmarinus officinalis nel colore, nel profumo e nel suo utilizzo in cucina, non lo è però nella sua forma. Anziché crescere verso l’alto cresce verso il basso.
Il Rosmarinus prostratus è una particolare specie di Rosmarino che cresce spontaneo nel bacino mediterraneo con un aspetto ricadente. E’ una pianta perenne, resistente, che necessita di poche cure. Raramente viene attaccato da parassiti o colpito da malattie. In primavera i suoi fiori sono di un bel color violetto.
Il suo maggior utilizzo rispetto al più noto officinalis è decorativo. Infatti è utilizzato per formare siepi, bordure o per ricoprire muretti.
Anche il mio esemplare, messo a dimora anni fa in un grosso vaso, cresce bene regalandomi a primavera generose fioriture.
Infatti ad aprile quando, al culmine della sua fioritura i suoi rami verdi cascanti diventano violetti, è uno spettacolo… ma ahimè non l’ho mai fotografato!
foto web
Se scegliete di coltivarlo in vaso ricordate di evitare i ristagni d’acqua, mettendo sul fondo di esso un abbondante strato di ghiaietto o di argilla espansa. Dopo aver piantato la pianta concimate con un prodotto organico e a fine inverno invece, somministrate del fertilizzante liquido contenente azoto, fosforo e potassio.
Di forma cespugliosa la Carissa ha foglie verde lucido, ovali e coriacee, lunghe spine a volte biforcute. Nel Sudafrica, sua zona di origine, viene utilizzata per formare siepi così impenetrabili, dove anche piccoli animali non riescono a passare. Qui invece è stata usata come tappezzante per ricoprire un’intera riva.








Il ficodindia o fico d’india è una specie succulenta di origine messicana e presente nel Mediterraneo e nelle isole dopo la scoperta dell’America. Cristoforo Colombo giunto nel nuovo continente, ne capì le sue proprietà e la esportò e credendo di essere arrivato nelle Indie la chiamò Fico d’India.
Ho letto che : “Dal punto di vista ecologico è considerata una pianta pioniera in quanto migliora la qualità dei terreni poveri dove altre specie non potrebbero sopravvivere. Svolge infatti sia un’azione puramente fisica, vale a dire semplicemente ombreggiando il terreno quindi abbassandone la temperatura e quindi diminuendo la velocità di decomposizione della sostanza organica presente, sia chimica grazie alla presenza nelle sue radici di batteri azoto fissatori…”
Davanti a noi il mare: verde, blu, a volte azzurrissimo e intorno un’incredibile natura. Sarà deformazione …ma è un aspetto che non tralascio mai quando scelgo i luoghi da visitare.
Vi si accede pagando un biglietto di € 5 a persona e dopo un breve tragitto si lascia l’auto per proseguire a piedi. Gli ingressi sono limitati e anche in agosto la spiaggia non è mai affollata.
E’ ormai sera quando lasciamo questo paradiso.
Macari un borgo piccolo e molto elegante, che oltre ad avere la spiaggia più bella d’Italia ha uno spettacolo che tutte le sere -a fine giugno alle 20- si ripete -, : il tramonto. Lo scenario è mozzafiato!
sullo sfondo Punta Raisi -Palermo

Anche qui vi si accede a piedi, si lascia l’auto -noi la moto- si pagano i soliti 5 Euro a persona per il biglietto d’ingresso e il percorso ha inizio. Nella riserva ci sono tre sentieri: uno in lato, uno a metà altezza e uno in basso -quello che abbiamo percorso noi- per accedere al mare. Il cammino è agevole e si snoda tra le piante della macchia mediterranea. Tante le essenze rare, una tra queste il Limonium_todaroanum (Limonio di Todaro). Un limonium che fiorisce da Giugno a settembre, l’ho fotografato ma con il sole non ho avuto grandi risultati.