Anche quest’anno i workshop Aspettando il Natale sono terminati.
La vecchia sveglia segna le 23.49, quasi tutte le luci dello Spazio Corsi sono spente, tranne una. Mi attardo a chiudere la porta. Mi siedo di fronte al mio nuovo quadro e faccio un bilancio dei corsi.
Sono contenta e molto soddisfatta, e a breve fermeró i momenti più belli e divertenti dei workshop con una sorpresa!
Nel frattempo vi abbraccio e vi ringrazio tutti di ❤
Aggiungo sempre qualcosa al luogo dove passo le mie giornate. Questa volta ho appeso un quadro in stile shabby chic.
Il pannello è costruito con assi verniciate e unite fra loro. La decorazione è formata da una ghirlanda di vischio e fiocchi di neve realizzati con la tecnica del papercut. Le foglie e le bacche rosse dell’Ilex aquifolium sono dipinte a mano libera.
Ho dimenticato di dirvi, che precedentemente abbiamo praticato dei fori sul pannello, per inserire le lampadine. Un filo di luci alimentato a batteria.
Tutto questo è servito per scrivere i versi della poesia che -da sempre- custodisco nel mio cuore!
L’albero di Natale
Quest’anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
dove non c’è soffitto
e l’albero può crescere
alto alto, dritto dritto,
con centomila rami
e tutti i doni che non stanno
nelle vetrine:
un raggio di sole
per il passero che trema
un ciuffo di viole
per il prato gelato.
E poi giochi, giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni,
e al posto dei cartellini
i nomi dei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale.
Perché se un bimbo resta senza niente,
anche uno solo, piccolo
che a piangere non si sente
e sta chissadove,
Natale è tutto sbagliato,
da rifare per bene,
come una divisione
se non viene la prova del nove.
Gianni Rodari – Il libro dei perché
Che bella la poesia!! Sempre brava!!
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Grazie mille!