#iorestoacasa continua e oggi inganniamo il tempo decorando la cassetta di legno.
Per voi ho preparato una composizione floreale semplice e allegra.Una realizzazione smart utilizzando le cassette di legno, quelle che contengono il vino.
occorrente:
un cassetta di legno
lattine di recupero
nastro adesivo in carta o trasparente
fiori di Helleborus orientalis
fiori di Camellia japonica
rami di Mahonia aquifolium Apollo
rametti di Hamamelis ‘Arnold Promise’
tralci di Muehlenbeckia Applicate in nastro adesivo alle lattine creando una griglia, riempitele con dell’acqua -meglio a temperatura ambiente- e disponete le lattine all’interno della cassetta di legno.Il contenitore è pronto e a questo punto non vi resta che creare la vostra composizione.
Disponete a piacere i fiori che avete a disposizione, infilando i rami e gli steli nei buchi creati dal nastro adesivo.
La griglia creata sostituisce la spugna, permettendoci anche con poco materiale fiorito a disposizione, di realizzare una composizione in modo facile e soddisfacente.
Io ho utilizzato prevalentemente i fiori di Mahonia aquifolium. Non la conoscete? E’ una pianta bellissima, ne ho parlato ieri qui.
Adoro da sempre fare i pacchetti. Acquisto il regalo e poi lo confeziono a casa.
Incarto oggetti di ogni genere, personalizzandone il packaging. A Natale, in occasione dei compleanni, di un anniversario. Anche il classico Buono regalo per il mio prossimoWorkshop “Festa di primavera”, mi piace personalizzarlo, pensando alla persona che lo riceverà. Un vero pacchetto e non la classica busta.
Oggi per la mamma di Mauro ho scelto una scatoletta vecchia, la conosco, e so che la apprezzerà.
Durante gli anni ho accumulato tanto materiale di vario genere, che ho stivato in un localino detto “l’ufficio”. Carte di svariati tipi, nastri, corde, lane, cotoni, strisce di stoffa, passamanerie. E poi le scatole –un’altra passione-, che siano di cartone, legno, vetro, latta; nuove, usate o vecchie, mi piacciono tutte!
Scelgo la scatola in base al regalo, la incarto e poi passo alla rifinitura con nastri e piccoli oggetti, quasi sempre naturali. In questo caso, un ramo di Cornus mas dona un tocco di natural-style, intonandosi con il nastro.
Utilizzando le scatole si semplifica la fase dell’incartamento, ottenendo ottimi risultati. Inoltre la persona che lo riceverà ne sarà sorpresa, per la cura e l’amore con il quale è stato confezionato il regalo. Quando poi scoprirà che siete state voi l’artefice, ne sarà felice.
Ad ogni mio workshop suggerisco sempre un nuovo pacchetto e … anche al prossimo ne troverete uno.
Se siete interessati a parteciparvi potete trovare tutte le info cliccando qui.
Siamo giunti alla fine di aprile, un mese generoso che ci ha regalato tante fioriture e colori. Fra i tanti arbusti fioriti, sicuramente il lillà, è uno dei miei preferiti. Inizia a fiorire ad aprile nelle zone più calde, proseguendo a maggio in quelle più fredde. Nel mio giardino vive tra l’Eleagnus e il Philadelphus, che insieme ad altri cespugli, forma la siepe informale che mi separa dal bosco.
Mi sarebbe piaciuto averlo vicino all’uscio –tra le piante da compagnia– per ammirare i suoi fiori e godere in ogni momento del soave profumo! conoscerlo
Lillà o anche Serenella è un arbusto a foglia caduca, resistente al freddo, che può raggiungere – in condizioni ottimali – anche i 6/7 metri di altezza. Le foglie cuoriformi sono di colore verde chiaro e molto delicate, fanno la loro comparsa sui rami, verso marzo o aprile. I suoi apprezzati fiori sono minuscoli fiorellini che sbocciano in successione fino a formare una pannocchia profumatissima. Per tradizione sono di colore lilla, ma ne esistono ibridi e cultivar con fiori bianchi, viola scuro, crema, ed anche varietà con fiori dal margine in contrasto. Apprezzato più per il suo profumo che per i suoi fiori – anche se bellissimi,- il lillà perde la sua caratteristica nelle ibridazioni.
coltivarlo
La messa dimora avviene in autunno o in primavera.
Per avere un’abbondante fioritura scegliete posizioni luminose e riparate dal vento. Di facile coltivazione non ha bisogno di grandi cure se non un terreno profondo e un po’ calcareo.
A primavera – se volte – potete concimare con del letame maturo da interrare alla base del cespuglio. Ma attenzione questo profumato arbusto nasconde un’insidia: la potatura! Come le famigerate ortensie anche lui fiorisce sul ramo vecchio.
Vi consiglio di effettuare la potatura solo dopo la fioritura. Eviterete di rimanere deluse!
Per avere una pianta robusta, eliminate le pannocchie sfiorite, così facendo la pianta non disperderà inutili energie, producendo nell’anno successivo un maggior numero di infiorescenze.
Se abitate vicino a un bosco fate come me: lasciate qualche seme sulla pianta -non bello a vedersi- ma utile, per offrire cibo agli uccelli selvatici.
utilizzarlo nella composizione floreale
I fiori dal gambo legnoso, una volta recisi vanno immersi in acqua calda. In questo modo si chiuderanno le spore e la linfa non sarà dispersa, ma trattenuta nel gambo. Un modo per conservare un pochino il fiore del lillà. Per una tavola rettangolare ho inserito nel mio centrotavola i fiori di lillà bianco. Donano naturalezza ed eleganza al matrimonio country. (qui altre foto del matrimonio)
Con le viole del pensiero che ho acquistate domenica al Vivaio Fratelli Leonelli durante l’open day di primavera e un po’ di muschio -un avanzo del workshop Hello Spring– ho realizzato dei kokedama per l’allestimento della mia tavola di Pasqua.
Va detto che mi piacciono le cose sospese, che fluttuano nell’aria e con il Kokedama – un’arte giapponese simile al bonsai- le piante coltivate in sfere di muschio, scendono dal soffitto appese a delle piccole corde, o a fili trasparenti per un effetto più moderno.
Si possono anche sistemare in un luogo di mezzombra in terrazzo posate su un vassoio.
Conosciute anche come Moss balls, le sfere di muschio sembrano creazioni in perfetto japanese style con un’aria molto esotica.
Come si fa:
estrarre con delicatezza la piantina dal vaso, alleggerire il pane di terra per liberare le radici. Mescolare sette parti di torba con tre parti di akedama, il terriccio dei bonsai, per ottenere il composto ideale per il kokedama. Formare una sfera dalle dimensioni di un’arancia.
Praticate un piccolo foro nella sfera e con un po’ di delicatezza introdurre al suo interno la pianta scelta. Scegliere piante da sottobosco che necessitano di umidità, -da qui l’uso del muschio-! Richiudere il foro. A questo punto ricoprire la sfera di terra con il muschio, pressandolo bene. Togliere quello in eccesso per mantenere la forma tonda. Avvolgere lo spago intorno alla palla, e poi appendere il vostro kokedama in un luogo ombreggiato nella vostra casa o meglio in terrazzo.
Createne alcuni e appendeteli ad altezze diverse con la corda in tinta con il colore che avete scelto per la vostra pianta . Provateci l’effetto sarà allegro.
Il verde è un colore rilassante dona pace e tranquillità.
Manutenzione bassissima: staccate i mass balls e irrorateli in giardino o in catino ogni 5/6 giorni, oppure spruzzateli con lo spruzzino -se funziona- …il mio quasi mai.
kokedama con viola del pensiero_
kokedama con viola del pensiero
Ho scelto la viola del pensiero che è perfetta per quest’arte e per imparare a fare il kokedama Il contenitore in muschio le garantisce la giusta umidità e freschezza.
Le temperature gradevoli dei giorni scorsi mi hanno invogliato a sedere sulla panchina in pietra vicino a quello che un tempo fu un grande noce.
Il mio sguardo scrutava le gemme dei cespugli pronti a fiorire: la Daphne odorata, l’Edgeworthia, la Corylopsis pauciflora. Anche i cespuglietti di Dhianthus piantati l’anno scorso in vaso per paura di perderli stavano svegliandosi!E proprio accanto al grande vaso moderno posto sotto il ciliegio, sono rispuntate le viole mammole. Controllando meglio mi sono accorta che nei soliti posti, piccole chiazze violette spiccavano nel prato.
Puntuali come orologi svizzeri, anche quest’anno le violette sono tornate a fiorire!
Nel mio giardino crescono minute minute, ma il loro profumo è ugualmente intenso !
conoscerlo
Non ho ancora conosciuto persona che non ami la Viola mammola o Viola odorata, uomo o donna che sia! La sua forma aggraziata e il suo profumo conosciuto -già in antichità-, fa si che venga apprezzata da tutti.
Diffusa su quasi tutto il pianeta, la viola mammola cresce bene in terreni fertili, freschi, e ben drenati. La sua fioritura annuncia la primavera anche se in alcune zone qualche varietà fa la sua comparsa già a dicembre. Si dissemina con facilità, tanto da trovare intere zone ricoperte di violette.
Cercatela vicino a siepi, nei boschi luminosi, o anche nei prati; in zone di mezzombra. ....” Già nell’antichità, la viola mammola veniva menzionata negli scritti come pianta officinale. Nell’Islam viene descritta con l’eloquente detto popolare: «La viola occupa la posizione più alta, come l’Islam al di sopra di tutte le altre religioni». Questa pianta fu dedicata anche alle divinità greche e romane. Prima delle loro guerriglie, i legionari romani bevevano vino aromatizzato con la viola di marzo. In occasione di guerre e campagne militari, Napoleone Bonaparte indossava un medaglione con il simbolo della violetta, che probabilmente gli valse il soprannome di «Generale Violetta». Nel regno d’Inghilterra, durante la reggenza della regina Vittoria (1837–1901), questa pianta profumata divenne un cult per l’allora ambiziosa industria dei profumi. Intorno al 1893, con la prima produzione sintetica possibile del componente principale ionone, il culto di questa pianta aromatica ebbe improvvisamente fine. Non solo in diverse religioni e nella mitologia si trovano numerosi riferimenti alla grande importanza della viola mammola. Diversi artisti ed eruditi come Theodor Storm e W. A. Goethe descrivono i vantaggi di questa pianta in poesie e opere letterarie…”
dietro alle ampolline vecchi consigli -anche con le violette- scritti su un immancabile libricino … sul prossimo post
coltivarlo
Come detto sopra la Viola mammola ama terreni freschi, leggeri e ricchi dihumus. Collocatela in zone semi ombrose. In giardino mischiate il terriccio con torba e sabbia al fine di alleggerirlo. Cercate di mantenere umido il terreno, evitando però i ristagni! Alla ripresa vegetativa – fine inverno- aiutate la violetta con del fertilizzante per piante da fiore da diluire in acqua. Non teme il freddo!
utilizzarlo nella composizione floreale Chi non ha ricevuto almeno una volta il romantico bouquet di violette?
Avvolti nelle loro foglie cuoriformi gli esili fiori formano bouquet o piccoli coni profumatissimi.
Si avvicina la primavera e la Pasqua è alle porte. La tavola della festa saràfresca, semplice ma elegante.
Procuratevi dei vasetti mono-fiore da usare come segnaposto, perfette anche le fiale dei medicinali. Disponete gli steli nelle ampolline.
Se invece volete confezionare ugualmente i piccoli bouquets e non avete le foglie, legate gli steli con del filo in seta in tinta. Ton sur Ton. La preziosità della seta avvalorerà maggiormente la bellezza di questo fiore sostituendone le foglie. I fiori recisi durano circa cinque/sei giorni.
Regalateli alle amiche. Li apprezzeranno.♣ Non ho il piacere di conoscere personalmente Mirella Presot Collavini, ma è come se lo fosse. Ho letto e visto tutto sulla Signora delle viole. Il suo giardino friulano per molti è considerato un vero capolavoro. Ho trovato questo video sul web e lo condivido molto volentieri. Video girato presso Vivaio Priola nel 2013 durante: I giorni delle viole