Non avevo mai preso in considerazione i Sedum fino a pochi mesi fa. Fino a quando non ricevetti una telefonata da Claudio Bonetto per …la vedrete domani a Masino. Non mi ero mai avvicinata al genere forse perché amo piante dal portamento morbido, flessuoso e con foglioline piccole. O forse, solo perché non le consocevo.
Ho scoperto che si trovano in tutto il pianeta, e che ne esistono ben oltre 300 specie. Molto tenace, questo genere vegeta sia ai tropici che nelle aree montane e temperate del nord Europa, in Medio Oriente e in Africa. Un genere molto vario che annovera specie annuali ma anche perenni, con fiori vistosi ma anche molto piccoli.
Ho imparato che con i sedum si possono realizzare bellissime composizioni floreali, utilizzando porzioni di piante e rametti fioriti.

Domani si inaugura la 25 edizione della Tre Giorni di Masino, consueta mostra-mercato di fiori, piante, appuntamenti verdi e tanto altro.
♣ Ci sarò anch’io presso lo stand di Claudio Bonetto, esperto vivaista del genere Sedum.
♣ Non posso svelarvi nulla fino a domani.
♣ Con Claudio e Paola abbiamo realizzato una composizione -un po’ di più- per festeggiare il compleanno della mostra.
♣ Sorpresa
♣ Anche Mari Crea per fare il servizio fotografico

Durante i mesi di lavorazione ho studiato un po’ il genere Sedum sfogliando e leggendo il libro, direi una bibbia, di Claudio Bonetto.
Ieri abbiamo avuto una giornata tanto soleggiata quanto ventosa, ma ugualmente siamo andati a fare una passeggiata sul lago di Comabbio.

Lungo il percorso in un ambiente naturale, si incontra un tratto di circa 500 metri, un ponte di legno. Una lunga pedana in legno permette di camminare sospesi sull’acqua. Bellissimo!!!
La cornice gialla delle finestre è data dalla generosa Banksiae lutea
Settimana scorsa e precisamente sabato 16 aprile sono stata a Milano a
Possiamo indossarlo per un evento speciale, formale ma anche informale, e renderlo smart come vuole la moda. Benissimo per un cocktail, per l’incontro galante, molto chic per un chic -nic o pic chic.Oppure per visitare le mostre di piante e fiori.

I fiori, a forma di stella, si presentano a grappolo, e sono formati da cinque petali con al centro stami neri. Vagamente, ma molto vagamente -forse per la loro leggerezza- mi ricordano quelli della Nigella damascena, che a breve invaderà – con mia grande gioia – il resto dell’orto.
Dopo aver utilizzato le foglie per farci il ripieno dei pansotti seguendo la ricetta ligure, i rami ormai privi delle foglie – ma con i fiori -, li ho posti nel vecchio vaso in vetro accanto al servizio da caffè con bordi argento.
Trovo che stiano benissimo. Il blu è un colore freddo e ben si intona con l’argento!
Da mesi sto lavorando ad un nuovo progetto, molto intrigante ed affascinate.