Conoscere le rose e le peonie

L’estate quest’anno tarda ad arrivare, le temperature sono ancora basse ed il sole è quasi sempre sostituito dalla pioggia, ma noi allo SpazioCorsi siamo già in vacanza.Sto riordinando tutte le cose utilizzate ai workshop ‘Decorare con rose e peonie’ e ogni tanto mi soffermo a pensare ai pomeriggi passati a Villa della Porta Bozzolo e alle amiche vecchie e nuove conosciute allo SpazioCorsi.

Durante l’ultimo workshop ho chiesto alle partecipanti di portare qualche rosa o peonia del loro giardino e di condividere durante il corso i propri i successi e insuccessi nella coltivazione di queste piante.
E così ho scoperto l’esistenza di rose e peonie delle quali sapevo solo il nome.

Le rose le ho messe tutte qui nel mio solito vaso e le peonie le ho disposte in un vasetto. Oggi potrete vedere le rose e nel prossimo post le peonie.

Ringrazio tutti i partecipanti ai workshop che si sono svolti
nelle belle sale di Villa della Porta Bozzolo e allo SpazioCorsi.

E ancora una volta grazie a chi si è privato dei ‘propri frutti’ (rose e peonie ndr) per farceli conoscere. Sono stati dei pomeriggi molto interessanti che sicuramente riproporrò  ai prossimi workshop.

p.s.
chi volesse conoscere i nomi delle rose, può contattarmi ai miei soliti contatti.

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Le rose e le peonie di Teresa

Ci siamo conosciute tre anni fa a Orticola in occasione dell’uscita del libro: Il Giardino Svelato (ne ho parlato qui), con Teresa siamo entrate subito in sintonia, e come succede in questi casi è scattata la solita frase:
‘chissà che meraviglia il tuo terrazzo…’

L’invito è arrivato subito, ma una volta non potevo io, l’altra forse non poteva Teresa, fatto sta che quest’anno libere tutte e due, ho deciso di andare vincendo e sfidando la pioggia, ma un po’ anche la vergogna… arrivo, a patto che mi vieni a prendere: otto piani in ascensore da sola per me sono tanti.

Arrivata in terrazzo sono rimasta a bocca aperta per i colori e per la grandezza delle piante tutte in vaso e non in fioriera.

Grandi rose sarmentose si alternano a quelle a cespuglio coprendo tutto il perimetro del terrazzo. Come in un vero mixer-border si incontrano colorate e leggiadre erbacee perenni e piccoli arbusti.
Sono stata colpita dalle aquilegie che svettando tra le grandi corolle delle rose e peonie alleggeriscono la cornice fiorita.

E poi ci sono loro: le peonie: alcune le riconosco, per le altre chiedo alla padrona di casa.

Ho apprezzato e capito perché è cosi famosa Paeonia ‘Sarah Bernhardt‘. Sicuramente la sua dimensione e il suo profumo fanno si che sia apprezzata da oltre 100 anni.

Io la utilizzo recisa per la sua lunga durata, ma così grande non mi capita mai di averla.

Ma non solo rose e peonie si trovano sul terrazzo: Cotinus Coggygria, un Fico, un Ciliegio, delle Clematis e la famosa Hydrangea Invincibelle che è molto più avanti rispetto alla mia, che vive in piena terra in giardino.


La scelta di avere un terrazzo molto fiorito è audace, e Teresa nel suo libro e sul blog ce ne parla e ci spiega le difficoltà, ma anche le soddisfazioni, che una passione cosi grande riesce a dare.

E’ appena uscito il loro secondo libro: ‘ Il Giardino Pigro’, sempre curato da Laura Caratti. La mia prossima lettura.

pausa con il libro_Il Giardino Svelato

Che fermento …non si sa dove andare! Si vorrebbe essere ovunque!!!
Visitare tutte le mostre-mercato di giardinaggio, immergersi nella visita di un bel giardino o assistere alla presentazione del nuovo libro.
Prima che sia troppo tardi vi invito a consultare le date dove poter ascoltare gli autori -assolutamente contagiosi-  del libro: Il Giardino Svelato

Conosciuto sul blog di Mimma Pallavicini, che ne parlò poco prima della sua uscita, il libro mi incuriosì e lo acquistai. L’autrice Laura Caratti nel libro racconta l’esperienza di dodici giardinieri -lei compresa- esperti o solo appassionati che mossi da una grande passione ci aprono le porte dei loro giardini svelandoci aneddoti e curiosità.
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Interessante manuale, per niente noioso, con tante foto esplicative,  dove puoi confrontarti –tratta di giardini italiani, sottolinea Laura, che puoi abbandonare  per poi riprendere all’occorrenza20160505_Orticola_2016 (200)

E proprio a Orticola nello stand della Libreria della Natura che sabato 7 maggio  ho avuto il piacere di conoscere ed ascoltare  Laura Caratti, Teresa Luciano ed Eddi Volpato.

Laura una grafica editoriale che collabora da anni con Blu Edizioni, ama i libri, la natura, il disegno, le foto, i giardini e gli amici e ha un sogno: “…costruire il libro di giardinaggio che avrei sempre voluto”

Ci racconta di come è nato il suo giardino e delle scelte, a volte difficili, di come hanno trasformato un vecchio cortile tutto ‘piastrellato’ in un giardino dove c’è tutto, anche l’orto. E’ sbalorditivo il risultato!!!

Geniale il metodo che Teresa, utilizza per provare se una pianta vive bene anche all’ombra piuttosto che alla mezzombra. Avendo un terrazzo tutte le piante sono in vaso. Riesce, non senza fatica perché ha dei veri alberi,  a spostarli, reinterpretando anche un layout nuovo.

Mi ha colpito e l’ho annotato, come Eddi testa le sue piantine avute da seme. Ama seminare, per un appassionato è fondamentale, sia per contenere i costi ma anche per avere quelle piante che forse non sono così facile a reperirsi. E così con le piantine ottenute, con mezza bustina tante, Eddi le colloca in diverse posizioni del giardino per verificarne la riuscita. Qualcuna sicuramente sarà nel posto adatto e per le altre che non riusciranno ad attecchire …pazienza, il danno -per le finanze-  non sarà poi stato così grave.

Come avrete capito, il libro mi è piaciuto e lo consiglio.
Non aggiungo altro se non le prime righe della presentazione curata da Anna Peyron:

“…Mi piace pensare che chi ha deciso di diventare giardiniere
l’abbia fatto perché ha scelto di essere libero…”

il_giardino_svelatoOgnuno di loro ci ha svelato il proprio metodo di fare il giardino. Racconti contagiosi che mi hanno messo la voglia di fare e di provare alcune segreti svelati. Soluzioni nuove e sicure, testate sul campo.