#fioridivenerdì- – – centrotavola-country chic con rose bianche

Conoscete Mme Hardy? E’ stata la protagonista della Diretta Instagram di oggi. Un lungo ‘nastro’ di corteccia è piegato a fisarmonica e al suo interno nasconde delle provette in vetro. Ho fatto un giro in giardino e ho raccolto i fiori per decorarlo.

A maggio il mio giardino è un tripudio di fiori, è stato facile scegliere!

Nel mio cestino ho messo: rose Mme Hardy, rose Mme Alfred Carrière, Lathyrus odoratus bianco e viola, frutti di Muscari, fiori di Lonicera caprifolium, tralci di edera, fiore di Hydrangea Petiolaris.
I matrimoni mi mancano, così come le cerimonie e i ricevimenti, e le lunghe tavolate imbandite con tovaglie in lino dove questo centrotavola starebbe benissimo… speriamo di uscire in fretta da questo lockdown.

Rosa Mme Hardy da alcuni è considerata la più bella rosa bianca dell’Ottocento.
Creata nel 1832 da Julien Alexandre Hardy, noto giardiniere del Jardin du Luxembourg a Parigi, la dedicò alla moglie Marie-Thérèse Pezard, chiamandola: Madame Hardy.

Madame Hardy è una damascena dal profumo intensissimo di muschio e spezie, ha grandi fiori stradoppi di un bianco puro. I petali dapprima sono rivolti verso l’interno formando una coppa, per poi appiattirsi. Particolare è il centro del fiore, un occhio verde brillante che ricorda il pisello.

Come tutte le rose antiche fiorisce una volta all’anno, il suo portamento è a cespuglio e può raggiungere 150 cm di altezza e larghezza. Ama posizioni soleggiate, ma si adatta bene alla mezzombra.
La potatura è da effettuarsi subito dopo la fioritura.

Trovate la Diretta sul mio profilo Instagram.
🍀E una novità che le Dirette Instagram o live non passeranno più dalle Storie, ma potranno essere condivise direttamente su IGTV.  In questo modo decade dunque il precedente termine di 24 ore entro cui guardare le dirette perse all’interno della sezione Storie.

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Conoscere le rose e le peonie

L’estate quest’anno tarda ad arrivare, le temperature sono ancora basse ed il sole è quasi sempre sostituito dalla pioggia, ma noi allo SpazioCorsi siamo già in vacanza.Sto riordinando tutte le cose utilizzate ai workshop ‘Decorare con rose e peonie’ e ogni tanto mi soffermo a pensare ai pomeriggi passati a Villa della Porta Bozzolo e alle amiche vecchie e nuove conosciute allo SpazioCorsi.

Durante l’ultimo workshop ho chiesto alle partecipanti di portare qualche rosa o peonia del loro giardino e di condividere durante il corso i propri i successi e insuccessi nella coltivazione di queste piante.
E così ho scoperto l’esistenza di rose e peonie delle quali sapevo solo il nome.

Le rose le ho messe tutte qui nel mio solito vaso e le peonie le ho disposte in un vasetto. Oggi potrete vedere le rose e nel prossimo post le peonie.

Ringrazio tutti i partecipanti ai workshop che si sono svolti
nelle belle sale di Villa della Porta Bozzolo e allo SpazioCorsi.

E ancora una volta grazie a chi si è privato dei ‘propri frutti’ (rose e peonie ndr) per farceli conoscere. Sono stati dei pomeriggi molto interessanti che sicuramente riproporrò  ai prossimi workshop.

p.s.
chi volesse conoscere i nomi delle rose, può contattarmi ai miei soliti contatti.

Rosa Roxburghii ‘plena’ e i suoi fiori stradoppi e stropicciati

Mi sono fatta un regalo! Era un po’ che la desideravo e quest’anno l’ho ordinata con un sms . Facile no?
Conosciuta da Maurizio durante i suoi open-day, mi è scattato il classico: la voglio. E così a breve la ritirerò presso il suo bel vivaio-giardino rosebacche.  DSC_0055Introdotta dalla Cina nel 1824, Rosa Roxburghii ‘plena’ è conosciuta anche come  “la rosa di Roxburgh”. William Roxburgh (1751-1815) autore della prima Flora Indica, era sovrintendente del giardino botanico di Calcutta, dove la rosa fu introdotta nel 1824.
Anche se le sue origini sono incerte, si pensa che possa derivare dalla Rosa chinensis per la sua forte rifiorenza.

Una rosa inusuale e poco conosciuta, con fiori stradoppi, scapigliati, color rosa scuro al centro che diventano molto chiari alle estremità. Ha foglie allungate, verdi e molto eleganti con alla base una coppia di spine aguzze.

Rosa Roxburghii 'Alba Plena'

Rosa Roxburghii ‘Plena’ – foto Maurizio Feletig

La crescita è vigorosa, e i suoi lunghi rami arrivando fino a terra formano cespugli tondeggianti (cm- 250×300). Molto resistente alle malattie e alla siccità, teme le temperature sotto lo zero. Si può correre ai ripari a inizio inverno proteggendola con della pacciamatura, le farà solo bene!

Esiste anche a fiore semplice, si dice scoperta per seconda, e chiamata Rosa Roxburghii normalis

Rosa Roxburghii 'normalis'

Rosa Roxburghii ‘normalis’ – foto Maurizio Feletig

curiosità
i suoi rami giovani sono verdi e l’anno successivo rossi, crescono ad angolo e quando invecchiano la loro corteccia si sfalda
le bacche
i calici che racchiudono i boccioli sono ricoperti da una fitta peluria ruvida, e che giunti a maturazione si trasformano in cinorrodi  pungenti come ricci di castagna.
profumo
delicato dolciastro, quasi inesistente

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