Mi sono fatta un regalo! Era un po’ che la desideravo e quest’anno l’ho ordinata con un sms ♥. Facile no?
Conosciuta da Maurizio durante i suoi open-day, mi è scattato il classico: la voglio. E così a breve la ritirerò presso il suo bel vivaio-giardino rosebacche.
Introdotta dalla Cina nel 1824, Rosa Roxburghii ‘plena’ è conosciuta anche come “la rosa di Roxburgh”. William Roxburgh (1751-1815) autore della prima Flora Indica, era sovrintendente del giardino botanico di Calcutta, dove la rosa fu introdotta nel 1824.
Anche se le sue origini sono incerte, si pensa che possa derivare dalla Rosa chinensis per la sua forte rifiorenza.
Una rosa inusuale e poco conosciuta, con fiori stradoppi, scapigliati, color rosa scuro al centro che diventano molto chiari alle estremità. Ha foglie allungate, verdi e molto eleganti con alla base una coppia di spine aguzze.

Rosa Roxburghii ‘Plena’ – foto Maurizio Feletig
La crescita è vigorosa, e i suoi lunghi rami arrivando fino a terra formano cespugli tondeggianti (cm- 250×300). Molto resistente alle malattie e alla siccità, teme le temperature sotto lo zero. Si può correre ai ripari a inizio inverno proteggendola con della pacciamatura, le farà solo bene!
Esiste anche a fiore semplice, si dice scoperta per seconda, e chiamata Rosa Roxburghii normalis

Rosa Roxburghii ‘normalis’ – foto Maurizio Feletig
curiosità
i suoi rami giovani sono verdi e l’anno successivo rossi, crescono ad angolo e quando invecchiano la loro corteccia si sfalda
le bacche
i calici che racchiudono i boccioli sono ricoperti da una fitta peluria ruvida, e che giunti a maturazione si trasformano in cinorrodi pungenti come ricci di castagna.
profumo
delicato dolciastro, quasi inesistente

-foto Maria Crea-
Facile da individuare per quelle sue particolari foglioline è difficile confonderla con le altre erbe che invece vanno estirpate. Nel mio orto in una parcella abbastanza larga la seminai quando venni ad abitare qui – era il 2002- e da allora, tutti gli anni a maggio, quest’anno è un po’ in ritardo come il resto delle altre perenni, fiorisce di bianco e di blu.
In alcuni casi anche se seminata in posizioni assolate o di mezzombra, in luoghi non proprio freddi non è così generosa come io ho sempre pensato.
La conobbi in Inghilterra tanti anni fa, e me ne innamorai subito. Per gli inglesi è
Dopo la fioritura i fiori lasciano il posto a graziose capsule verdi che giunte a maturazione si aprono spargendo i loro semi sul terreno. Sarà così che l’anno prossimo avrete almeno il triplo dei fiori che avevate quest’anno.
e la lascio crescere liberamente anche tra le rose
Le piante sono fiorite è tempo di recidere i fiori per non indebolirle. Alcuni cespi sono diventati enormi così ho reciso fiori e foglie fino a circa 5/6 centimetri dalla base.


Ognuno di loro ci ha svelato il proprio metodo di fare il giardino. Racconti contagiosi che mi hanno messo la voglia di fare e di provare alcune segreti svelati. Soluzioni nuove e sicure, testate sul campo.