#iorestoacasa senza stress e recupero un vecchio cestino per i giacinti

Per contenere il coronavirus serve l’impegno di tutti.
Il governo ci impone di restare a casa per non ammalarci. Adeguarsi non è difficile!!!

Noi ultimamente siamo un po’ allergici alle regole e alla disciplina, ma la posta in gioco è alta, e la scelta è tra: stare comodi sul divano di casa propria oppure rischiare di stare sdraiati in un letto -se ce ne sono ancora – dell’ospedale.

E allora affrontiamo le giornate rispolverando la voglia di fare qualcosa insieme ai propri cari: come cucinare, giocare a burraco o con un gioco da tavolo o fare del sano gardening per chi ha terrazzo o giardino.

Fare‘ utilizzando le mani, aiuta a non annoiarsi e a vincere lo stress. Alla fine della giornata -credetemi- si è ugualmente soddisfatti e stanchi!

Anch’io nel mio piccolo lancio l’hashtag #iorestoacasa e colgo l’occasione per realizzare una composizione floreale semplice e allegra.
Una composizione smart che mi aiuta ad ingannare il tempo e a riordinare i miei scaffali.

Tempo fa acquistai degli scaffali da mettere in magazzino per fare un po’ d’ordine, e ora è arrivato il tempo di farlo.
Dovete sapere che negli anni ho accumulato tantissimo materiale nuovo e vecchio, e scegliendo tra le cose da tenere o da buttare, ho trovato dei vecchi ‘cesti e… mi è venuta un’idea.

In questo clima surreale ci è permesso di andare al supermercato per fare la spesa. Oltre a mettere nel carrello i beni di prima necessità, come: pasta, pane, frutta e verdura, cogliamo l’occasione per acquistare dei bulbi di giacinto -ora in offerta-, per realizzare la nostra facile composizione floreale.

occorrente:
un vecchio cestino
cellophane
terriccio o argilla espansa
bulbi di giacinto o altra bulbosa
rametti di betulla
un cuore di betulla
pezzo di stoffa
nastro
muschio o ghiaietta

Foderate l’interno del cesto con del cellophane che fisserete al cestino con un punto di colla a caldo. Mettete sul fondo del cesto uno strato di terriccio e posizionate i bulbi di giacinto. Coprite il tutto con altro terriccio, lasciando mezzo bulbo a vista.
Rifinite con un po’ di muschio e vaporizzate con acqua.
Ed ecco che un ritaglio di stoffa acquistato anni fa da un tappezziere, mi viene in aiuto per nascondere e vestire il vecchio cesto. Un pezzo di corda o di nastro mi aiuterà a fissarlo al cesto.
Infilate tra i bulbi qualche rametto di betulla -faranno da sostegno ai fiori che sbocceranno- e un cuore di corteccia -sempre di betulla- pet rendere la vostra composizione natural-style.

Quando acquistate i bulbi -quasi sempre- i fiori sono chiusi e non potete vedere di che colore saranno, sceglieteli in base al colore del vasetto.

💦Se invece volete solamente cambiare colore al vostro vecchio cesto, un’idea la potete trovare qui

Pubblicità

#fioridivenerdì- – – – prepariamo un sushi con i fiori?

Per il primo workshop dell’anno accantoniamo per un momento il natural-style e ci immergiamo nell’arte del sushi flower .

Ma che cos’è il sushi flower?

E’ uno stile floreale in voga da un paio di decenni, preciso, lineare e geometrico. Solitamente è di forma quadrata, colorato ed elegante nella finitura.

Per la realizzazione del sushi, si utilizza una porzione di idrospugna tagliata a cubotto, che viene rivestita da una foglia di Aspidistra e decorata di fiori, bacche o anche qualche rametto. Al fine di aggiungere eleganza, la composizione infine è legata da un nastro in raso lucido.

Al prossimo workshop ‘Tutto sulle bulbose’ parleremo e faremo i sushi flower senza usare la famosa spugna da fiorista.

Per voi ho pensato a sushi quadrati, rettangolari e anche tondi. I bulbi primaverili saranno i protagonisti insieme a qualche bacca, e al posto della classica foglia di aspidistra utilizzeremo …..

🌷Ancora qualche posto per il corso di sabato 22 febbraio o lunedì 24 febbraio sempre ore 14.30

Fritillaria michailovskyi: amore a prima vista

Le giornate di febbraio fanno pensare alla primavera, ai fiori, ai colori.
Non vedo l’ora di vedere il risultato dei lavori autunnali.
A breve nei giardini e sui balconi sbocceranno i fiori dei bulbi che abbiamo piantato in autunno: tulipani in svariate forme e colori, graziose scille bianche e lilla, narcisi dai gialli vivacissimi, crocus: i primi a fiorire e… Fritillaria michailovskyi.Una bulbosa poco nota, che scoprii qualche anno fa al mercato dei fiori.Cercavo un mazzo floreale per un servizio fotografico e tra le tante proposte la scorsi. Mi piacque all’istante per i suoi fiori piccoli e molto eleganti.

Fritillaria michailovskyi è una delle bulbose più affascinanti che io conosca: simile ai più noti tulipani, appartiene alla famiglia delle Liliaceae. Arriva dalla Turchia nord-orientale dove cresce in zone assolate. E’ perfetta per un giardino roccioso, o ai piedi di un arbusto deciduo. Ideale per l’inselvatichimento nelle aiuole e alla base degli arbusti. Ma dà ottimi risultati se piantata in gruppi numerosi in vaso, per il balcone o il terrazzo.Ottima anche recisa!
Come tutte le bulbose primaverili preferisce terriccio ricco, leggero e sciolto, arricchito con della sabbia. Da piantarsi in posizione assolata o a mezzombra, la pianta può raggiunge un’altezza che varia tra i 40 e 50 cm. Fiorisce generosamente a primavera con fiori purpurei decorati da una orlatura gialla, un abbinamento di grande effetto!
I bulbi si interrano in autunno con la punta rivolta verso l’alto e le radici verso il basso, ad una profondità doppia o tripla rispetto all’altezza del bulbo, e ad una distanza di 3 volte il loro diametro. Dopo la fioritura è consigliabile estrarli dal terreno e riporli in un locale fresco e al buio. Prefetto un sacchetto di carta. Necessario invece -se piantati in vaso-  togliere i bulbi dalla terra, dopo che le foglie sono appassite, e conservarli in luogo asciutto. L’autunno seguente saranno pronti per la messa a dimora. Durante la crescita necessitano di abbondante acqua e invece di pochissima dopo la fioritura.
Il 23 febbraio ci sarà: Tutto sulle bulbose , un workshop dedicato interamente alle bulbose. Si creeranno composizioni floreali e si conosceranno le bulbose a fioritura estiva. E’ quasi ora di metterle a dimora!
Grazie Mario per il bel servizio fotografico!

Workshop d’autunno con i fiori di Olga’s Flower Farm

Ed ecco che il vero cutting garden sbarca allo SpazioCorsi.

Orticolario 2018

Per chi mi conosce sa che la stagionalità è quella che anima i miei lavori e i miei corsi da sempre. Se poi questa è unita alla possibilità di poter scegliere direttamente sul campo i fiori da utilizzare, allora è una delizia.

Orticolario 2018

Chi meglio di Olga poteva aiutarmi?
Dahlie, zinnie, digitalis, cosmos, amaranti e tutto ciò che questo incredibile autunno ci offre saranno i protagonisti del Workshop di sabato: ‘ortensie,fiori e frutti per la tavola d’autunno’. (ancora due posti liberi)

Olga’s Flower Farm una realtà tutta italiana presente nella zona del Lario, tra Erba e Como. Flower Farm: un luogo dove si coltivano fiori da recidere, fra varietà di fiori non comuni, dal fascino rétro, spesso profumati, sempre di stagione.
Olga, insieme alla mamma Cecilia (vivaista storica della Floricoltura Giussani), coltiva fiori di stagione, con metodi ecosostenibili,  commercializzandoli localmente secondo la filosofia slowflowers.

Per chi volesse saperne di più, trova tutto  qui 

Orticolario 2018

Ma non finisce qui… sempre allo SpazioCorsi potrete acquistare i bulbi di Olga.

Tra poco, infatti, sarà il momento di piantare i bulbi a “fioritura primaverile”, e la proposta di Olga è vasta e ‘“di nicchia”. Alla fine del nostro incontro, come anticipato, potrete scegliere ed acquistare insoliti tulipani e frittillarie, narcisi mai visti e tanto altro ancora.

E a primavera… li potrete recidere per realizzare nuovamente le composizioni floreali che impareremo a fare questo sabato!

#fioridivenerdì- – – – – – bulbo di amaryllis o hippeastrum?

Non posso mai lasciare incustodito il tavolo di lavoro, che arriva subito Fuchs a curiosare.
Mi ruba legnetti, pigne, muschio e a volte anche la mia rocca di corda lanata.

Quest’anno ho un debole per l’amaryllis bianco. Che sia un fiore elegantissimo, profumato, facile da utilizzare e che duri tantissimo da reciso, si sa, ma che stia bene anche con le cassette in stile country che solitamente realizzo per i miei matrimoni, onestamente non ci speravo.

Ho provato ed il risultato finale mi è piaciuto cosi tanto, che l’ho utilizzato per la mia nuova locandina di “Aspettando il Natale”, il consueto workshop natalizio. Per l’occasione ho messo il mio nome sulla cassetta!
Ovviamente i fiori che vedete li ho acquistati recisi, è ancora presto per avere bulbi fioriti.

Natale is coming e se volete avere bulbi fioriti per il periodo delle feste, potete recarvi presso i fioristi o i garden ed acquistare i bulbi di Hippeastrum -scambiati quasi sempre per Amaryllis- già avviati, vale a dire con un accenno di crescita. Posizionateli in serra fredda, se non l’avete, la cantina o il piano scala andranno benissimo, e verso la fine di Novembre, portateli in casa ed iniziate a bagnarli un pochino. Con la loro crescita vigorosa, fioriranno giusto in tempo!

C’è gran confusione tra Amaryllis e Hippeastrum, il primo è sicuramente più noto, si dice che sia un po’ colpa del nome di quest’ultimo, difficile da ricordare.

L’Amaryllis è una pianta bulbosa di origine sudafricane, importata in Europa nella metà del 600 da navigatori portoghesi. Il suo bulbo è di grandi dimensioni, lo si coltiva in piena terra o in vaso. A seconda della varietà, i fiori trombiformi possono essere più o meno grandi e di diversi colori. Bianco, rosso, rosa e screziato. La coltivazione non ha molte esigenze, ama posizioni assolate in pieno sole o mezzombra, nelle zone a clima invernale rigido, si coltiva al riparo di un muretto esposto a Sud, riparate il terreno con una pacciamatura di foglie secche.
L’Hippeastrum anch’esso un bulbo, invece proviene dal Sud America. Per la sua facile coltivazione, sono stati creati diversi ibridi con risultati eccellenti. Anch’esso lo si trova in svariati colori.
E’ il classico bulbo che si può forzare per anticipare la sua fioritura che avviene in primavera  e che si trova in questo periodo.

Come detto sopra è un fiore che dura tantissimo sia in pianta che reciso.