🌷 Workshop: Festa di primavera

La bella stagione è alle porte e lo SpazioCorsi si prepara per il secondo workshop dell’anno:


‘Festa di primavera’
sabato 19 marzo ore 14.30
oppure
lunedì 21 marzo ore 14.30

‘Festa di primavera’ 
un workshop pensato per accogliere la primavera!  Insieme faremo la conoscenza delle piante che rallegrano i nostri giardini di questa incredibile stagione. Scopriremo quali sono i fiori -fra i tanti- più adatti ad essere utilizzati per le nostre composizioni floreali.

Durante il corso si realizzeranno: un ‘nido‘ che sarà il contenitore per la nostra composizione floreale e un pomander (tanto atteso!) di muschio e fiori, da appendere alla porta di casa, o da regalare all’amica del cuore.
Ellebori, Anemoni, ranuncoli, fiori di pesco e tanto altro -che potrete vedere anche nel mio giardino- saranno i protagonisti del nostro pomeriggio insieme.

🐰 Abbiamo preparato per voi sagome di coniglietti, cuori, oggetti per decorare la tavola di Pasqua e anche dei candelabri in legno, realizzati a mano che potrete portare a casa.

Ad accompagnare il nostro pomeriggio floreale: l’immancabile tè e il dolcetto homemade.

Il costo del workshop comprensivo di tutto è di 70 euro. Il pagamento si può effettuare tramite bonifico bancario o in contanti al momento del workshop.

🌹Per informazioni e prenotazioni:
betti@betticalani.com –  facebook –  instagram –  whatsapp 338/2144970

altre info le trovate qui

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#iorestoacasa senza stress e recupero un vecchio cestino per i giacinti

Per contenere il coronavirus serve l’impegno di tutti.
Il governo ci impone di restare a casa per non ammalarci. Adeguarsi non è difficile!!!

Noi ultimamente siamo un po’ allergici alle regole e alla disciplina, ma la posta in gioco è alta, e la scelta è tra: stare comodi sul divano di casa propria oppure rischiare di stare sdraiati in un letto -se ce ne sono ancora – dell’ospedale.

E allora affrontiamo le giornate rispolverando la voglia di fare qualcosa insieme ai propri cari: come cucinare, giocare a burraco o con un gioco da tavolo o fare del sano gardening per chi ha terrazzo o giardino.

Fare‘ utilizzando le mani, aiuta a non annoiarsi e a vincere lo stress. Alla fine della giornata -credetemi- si è ugualmente soddisfatti e stanchi!

Anch’io nel mio piccolo lancio l’hashtag #iorestoacasa e colgo l’occasione per realizzare una composizione floreale semplice e allegra.
Una composizione smart che mi aiuta ad ingannare il tempo e a riordinare i miei scaffali.

Tempo fa acquistai degli scaffali da mettere in magazzino per fare un po’ d’ordine, e ora è arrivato il tempo di farlo.
Dovete sapere che negli anni ho accumulato tantissimo materiale nuovo e vecchio, e scegliendo tra le cose da tenere o da buttare, ho trovato dei vecchi ‘cesti e… mi è venuta un’idea.

In questo clima surreale ci è permesso di andare al supermercato per fare la spesa. Oltre a mettere nel carrello i beni di prima necessità, come: pasta, pane, frutta e verdura, cogliamo l’occasione per acquistare dei bulbi di giacinto -ora in offerta-, per realizzare la nostra facile composizione floreale.

occorrente:
un vecchio cestino
cellophane
terriccio o argilla espansa
bulbi di giacinto o altra bulbosa
rametti di betulla
un cuore di betulla
pezzo di stoffa
nastro
muschio o ghiaietta

Foderate l’interno del cesto con del cellophane che fisserete al cestino con un punto di colla a caldo. Mettete sul fondo del cesto uno strato di terriccio e posizionate i bulbi di giacinto. Coprite il tutto con altro terriccio, lasciando mezzo bulbo a vista.
Rifinite con un po’ di muschio e vaporizzate con acqua.
Ed ecco che un ritaglio di stoffa acquistato anni fa da un tappezziere, mi viene in aiuto per nascondere e vestire il vecchio cesto. Un pezzo di corda o di nastro mi aiuterà a fissarlo al cesto.
Infilate tra i bulbi qualche rametto di betulla -faranno da sostegno ai fiori che sbocceranno- e un cuore di corteccia -sempre di betulla- pet rendere la vostra composizione natural-style.

Quando acquistate i bulbi -quasi sempre- i fiori sono chiusi e non potete vedere di che colore saranno, sceglieteli in base al colore del vasetto.

💦Se invece volete solamente cambiare colore al vostro vecchio cesto, un’idea la potete trovare qui

Una bulbosa al giorno: conosciamo il Leucojum

I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli.
(Khalil Gibran)

Il genere Leucojum contiene solo due specie, L. aestivum e L. vernum. Oggi al limitare del bosco in zona umida ecco che ho scorto le piccole campanelle bianche: sono i fiori di L. vernum.

source

Chiamato anche Campanelle, il Leucojum è una bulbosa perenne e rustica con fiori aggraziati, molto particolari e leggermente profumati. In Italia cresce spontaneo nelle regioni del Nord, in Molise e anche in Abruzzo.

I suoi fiori sono di colore bianco ad eccezione della punta macchiata di verde o giallo. Raggiunge un’altezza massima di 35 cm, ma di solito allo stato selvatico si presenta molto più piccolo. Ha foglie di color verde scuro, lineari con punta arrotondata.
Finita la fioritura si forma un frutto a forma di capsula che ricorda una pera in miniatura.

Nella composizione floreale non viene quasi mai utilizzato, per l’occasione ho provato a realizzare una piccolissima spilla da appuntare alla mia giacca per la cena di questa sera.

Solo negli ultimi tempi, in alcuni garden specializzati e attenti alle fioriture semplici, lo si trova in vasetti già fiorito.
Se invece volete cimentarvi nella coltivazione, potete acquistare i bulbi presso Floriana BulboseNote colturali:
In giardino scegliete una posizione di mezzombra con terreno molto umido, per avere un buon risultato occorre ricreare il suo habitat. A settembre interrate i bulbi alla profondità corrispondente a due o tre volte la loro altezza.

In vaso non dà buoni risultati.

Ricordate che una volta fioriti, i bulbi hanno finito il loro ciclo vegetativo e non vanno più annaffiati al fine di non snervarli.

Una bulbosa al giorno: conosciamo il giacinto orientale

“Vorrei poterle mostrare i Giacinti che ci mettono in imbarazzo con il loro incanto, anche se avere soggezione di un fiore forse è insensato – ma la Bellezza è spesso timidezza – forse ancora più spesso – sofferenza.”
(Emily Dickinson)

Hyacinthus orientalis è una bulbosa perenne molto conosciuta e apprezzata per il suo intenso profumo, per i suoi fiori colorati e per la sua resistenza alle basse temperature.

Il giacinto per i suoi colori accesi -bianco, rosa, rosso, violetto e perfino blu- è molto utilizzato sia in giardino per formare aiuole, che nei vasi per adornare terrazzi o balconi.
Nella composizione floreale lo si utilizza per comporre cesti, centrotavola o petit-cadeau, come quelli in foto. Solitamente lo si accompagna al muschio che ne esalta la sua bellezza.

Nei garden già a fine novembre si trova fiorito, sono bulbi forzati, lavorati per essere fioriti prima del loro periodo, che solitamente coincide con la primavera. Il colore del vasetto determina il colore del fiore.

Mi è stato chiesto di preparare un ‘pensiero fiorito‘ da regalare alle amiche della padrona di casa. L’occasione è stata una cena a base di cassoeula -piatto tipico della cucina lombarda- dove la verza è la protagonista della pietanza.
A tal proposito ho preparato un segnaposto che poi è diventato il petit-cadeau per le signore. Ho ricoperto il vasetto di giacinto con una foglia di verza, l’ho fermata con dello spago animato e colorato, e ho ricoperto la base del vasetto con un pochino di muschio.
Infine ho personalizzato il segnaposto con un cartellino hand-made.

Note colturali:
In giardino scegliete una posizione di mezzombra e interrate i bulbi da novembre fino a metà dicembre in gruppi (5/7/9), contornateli di altre bulbose come scille, mini tulipani e crocus. Quando saranno fioriti sembreranno grossi e colorati mazzi floreali. Una volta sfioriti potete lasciarli nel terreno.

In vaso: interrate i bulbi ad una profondità pari ad una volta e mezzo la loro altezza e a una distanza tra di loro applicando il criterio “uno sì, uno no”. Innaffiate con regolarità durante il ciclo vegetativo somministrando un concime complesso liquido a dosi inferiori rispetto a quelle indicate sulla confezione. I bulbi in vaso devono essere dissotterrati ogni anno, asciugati all’ombra e conservati in un luogo areato fino all’autunno successivo.

Ricordate che una volta fioriti, i bulbi hanno finito il loro ciclo vegetativo enon vanno più annaffiati al fine di non snervarli.

Una bulbosa al giorno: conosciamo la calla

Le calle sono così belle da sembrare finte.
(Carmen Llera Moravia)

Zantedeschia meglio conosciuta come Calla, in Africa -sua terra d’origine- è una pianta erbacea con forma a cespuglio, perenne, molto resistente e sempreverde. Nelle nostre zone invece, dove il clima è freddo, la calla si comporta come una pianta decidua.

La più conosciuta è sicuramente la calla a fiore bianco Z. aethiopica, ma in natura ne esistono altre specie, a fioritura precoce o tardiva. A fiore giallo come Z. elliottiana, a fiore blu come Z. schwarzwalder, a fiore giallo zolfo come la Calla nelsonii.

Il suo fiore elegante e molto duraturo sia sulla pianta che reciso, è molto apprezzato nell’arte della composizione floreale. Inoltre sempre per la sua resistenza, bellezza e versatilità, è spesso utilizzata per decorare parti di giardino: come i bordi delle piscine o dei laghetti.

Note colturali:
Di facile coltivazione la calla dà buoni risultati sia in vaso che in piena terra. La scelta va dalle piantine che potete trovare in serra, oppure dai bulbi da interrare in vaso o direttamente in giardino.

In vaso: riempiamo con del terriccio universale un vaso di 25-30 cm di diametro, posizioniamo il bulbo a 7-10 cm di profondità e ricopriamo con dell’altra terra.
In piena terra: dovremo prima di tutto lavorare il terreno con una vanga per smuoverlo e renderlo leggero, unire del concime organico, interrare il bulbo e procedere come fatto nel vaso.

La fioritura della calla -generosa e aggraziata- a seconda della specie va da maggio a settembre. I fiori crescono sulla sommità di lunghi steli e sono formati da un’unica foglia imbutiforme. Il fiore viene chiamato ‘spata‘ e racchiude al suo interno lo spadice di colore giallo vivo il cui aspetto ricorda molto quello di una spiga.